Domenica 19 febbraio, dalle 12.00 a quando ne abbiamo voglia, studiamo e parliamo del tema "il fallimento" tratto dal "Manuale dei temi formativi e pratiche per i Messaggeri".
Causa neve l'appuntamento non è al Parco di Sudio e Riflessione Casa Giorgi, ma alla Saletta di via Breda, in via Breda 122 a Milano.
Di seguito il testo di riferimento
Tema formativo Nº 2
Il Fallimento
“...Scoprii, nel corso di molti giorni, questo grande paradosso: coloro che portavano il fallimento nel cuore poterono cogliere la vittoria finale; coloro che si sentivano trionfatori, si fermarono lungo il cammino come vegetali dalla vita opaca e scialba..”
da Lo Sguardo Interno
Da Psicologia I, Appunti di Psicologia
Di fronte al mondo, la coscienza tende a compensarlo in modo strutturato grazie a un complesso sistema di risposte. Alcune risposte (espresse attraverso i centri) arrivano al mondo oggettuale direttamente, ma altre restano nella coscienza ed arrivano al mondo indirettamente tramite alcune manifestazioni del comportamento. Queste compensazioni della coscienza tendono ad equilibrare l’ambiente interno rispetto all’esterno. Tale vincolo si stabilisce in base alle esigenze che nascono nell’individuo quando sente l’urgenza di rispondere ad un mondo complesso (naturale, umano, sociale, culturale, tecnico e così via).
Ecco allora nascere il “nucleo dell’insogno” come risposta compensatoria più rilevante e gli “insogni secondari” come risposte particolari a tali esigenze. Gli insogni sono visualizzabili come immagini; non così il loro nucleo, percepito piuttosto come un clima allusivo che continua a conformarsi col tempo, acquisendo progressivamente il potere di direzione delle tendenze e delle aspirazioni personali.
Nella fase di esaurimento dal nucleo dell’insogno, quando questo cessa di dirigere lo psichismo, si possono osservare le forme e le immagini che esso ha adottato. Perciò è più facile registrare il nucleo all’inizio o alla fine del suo processo, e non nella sua tappa intermedia, che è quella nella quale più dirige l’attività psichica. Abbiamo qui un paradosso: l’essere umano non percepisce quel che più ne determina il comportamento, perché il nucleo opera come trasfondo che risponde in modo totalizzante alle molteplici esigenze della vita quotidiana.
Il nucleo dell’insogno guida le aspirazioni, gli ideali e le illusioni che, ad ogni tappa della vita, cambiano. Dopo questi cambiamenti o variazioni nel nucleo l’esistenza si orienta in altre direzioni e, parallelamente, si producono cambiamenti nella personalità.
Tale nucleo si esaurisce da solo, come si esauriscono gli insogni propri di un’epoca che informano l’attività di tutta una società. Mentre, da una parte, il nucleo offre una risposta generale alle esigenze dell’ambiente, dall’altra compensa le deficienze e le carenze fondamentali della personalità, imprimendo al comportamento una determinata direzione. Tale direzione può essere valutata diversamente, a seconda che si incammini o no sulla strada dell’adattamento crescente.
Gli insogni e il nucleo imprimono alla coscienza una suggestionabilità che produce quel caratteristico blocco della critica e dell’autocritica proprio dei livelli dell’infraveglia; perciò qualsiasi attacco od opposizione alla suggestione del nucleo dell’insogno è inutile, perché il nucleo finirà sempre per rafforzare le proprie compulsioni. La possibilità di produrre un cambiamento di direzione verso una linea evolutiva risiede nella realizzazione di modificazioni graduali. Il nucleo può regredire o fissarsi; nel primo caso lo psichismo tornerà a fasi precedenti, aumentando così la discordanza tra processi e situazione ambientale, nel secondo, quando cioè il nucleo si fissa, l’individuo perderà i propri legami con l’ambiente, generando un comportamento non adatto alla dinamica degli eventi.
Il nucleo dell’insogno spinge l’essere umano a perseguire illusioni che non si avverano, producendo stati dolorosi (dis-illusioni), o che si avverano sono in parte, producendo situazioni piacevoli. Scopriamo così che alla radice della sofferenza psicologica ci sono gli insogni e il loro nucleo.
È nei grandi fallimenti, quando le aspettative svaniscono e le illusioni si dissolvono, che nasce la possibilità di una nuova direzione di vita. In queste situazioni il “nodo di dolore”, il nodo biografico che la coscienza ha sofferto per troppo tempo, viene allo scoperto.
Questo momento cruciale per la vita e, particolarmente, per il lavoro evolutivo di una persona, è descritto con l’aiuto di allegorie nel capitolo “Gli stati interni”, del libro “Lo Sguerdo Interno”:
…”Di fallimento in fallimento, puoi arrivare al prossimo riposo, che si chiama "dimora della deviazione". Attento alle due vie che ora hai davanti: o prendi il cammino della risoluzione, che ti porta alla generazione, o prendi quello del risentimento, che ti fa discendere un'altra volta verso la regressione.
Lì ti trovi davanti al dilemma: o ti decidi per il labirinto della vita cosciente (e lo fai con risoluzione), o torni risentito alla tua vita precedente. Sono numerosi coloro che, non essendo riusciti a superarsi, hanno troncato qui le loro possibilità.”
Da un’altra prospettiva, nel suo intervento del 4 maggio 2004, Silo espone il tema del fallimento proiettato verso il lavoro di trasformazione sociale:
“Abbiamo fallito… però insistiamo!
Abbiamo fallito ma insistiamo col nostro progetto di umanizzazione del mondo.
Abbiamo fallito e continueremo a fallire una e mille volte perché ci innalziamo sulle ali di un uccello chiamato “tentativo” che vola al di sopra delle frustrazioni, delle debolezze e delle meschinità.
È la fede nel nostro destino, è la fede che la nostra azione sia giusta, è la fede in noi stessi, è la fede nell’essere umano, la forza che anima il nostro volo.
Perché non è la fine della Storia, né la fine delle idee, né la fine dell’uomo, perché non è nemmeno il trionfo definitivo della malvagità e della manipolazione, è che possiamo sempre tentare di cambiare le cose e cambiare noi stessi.”
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Bibliografía
• Lo Sguardo Interno.Umanizzare le terra. Opere Complete I
• Psicologia I. Appunti di Psicologia
• Parole di Silo in occasione della prima celebrazione annuale del Messaggio di Silo, Punta de Vacas. 4 maggio 2004. www.silo.net
e andiamooooooo!!! :)
RispondiEliminae di fallimento in fallimento si rafforza la fede nella necessità di una vita coerente, così come si sgretola l'adesione alle proprie contraddizioni a cui siamo tanto affezionate solo perchè ci sembrano avere un senso nel loro non-senso...
RispondiEliminavi abbraccio anime ispiranti
mara
bello bello, ve lo copio pari pari ^-^
RispondiEliminaE ora avrò meno paura nel fare i tentativi, perché qualsiasi sarà l’esito o fallimento, sarà ciò che mi serve per avanzare
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