venerdì 16 novembre 2012

Commenti allo studio del Capitolo XIX Gli Stati Interni, paragrafo 7



Siamo quindi arrivati alla "dimora della generazione" e alle sue tre porte...

La prima porta, quella della "Caduta" potresti imboccarla solo in seguito ad incidenti o a fatti molto forti, per esempio la morte di una persona cara, una guerra, o un disastro naturale, tutte cose che possono riportarti bruscamente ad occuparti esclusivamente delle tue necessità primarie, di sopravvivenza.

La seconda porta, quella della "Degradazione" può essere imboccata qualora la mente ti inganni, portandoti dal passato ricordi falsati e portandoti a credere che ciò che hai lasciato fosse migliore.
L'idea di tornare alla tua casa bruciata, mette una certa dose d'ansia, ed è importante ricordare, che anche se la mente si inganna e ti induce a tornare là, quello che troverai non sarà ciò che ricordi, ma soltanto la tua casa bruciata.
Essa potrebbe rappresentare il tuo paesaggio di formazione che ti ha guidato fino a qui, e in cui si trovano compensazioni, timori, e tutto ciò che ti è familiare; ma tutto questo si oppone al proposito della direzione che hai scelto di seguire, e corri il rischio di credere di aver sacrificato molte cose che ritenevi importanti e inducendoti così ad invertire la direzione, a degradare il percorso fatto e le motivazioni per le quali l'avevi intrapreso.
Questa tappa può avere a che fare col riuscire ad abbandonare i ricordi profondi legati all'emotivo, e proprio per il fatto d'essere carichi emotivamente, è più difficile staccarsene, e in effetti è facile comprendere che non riuscendo a lasciarli andare, si degradi la strada fatta fino a qui, perchè ti sta portando a separarti da quei ricordi a cui sei tanto legato affettivamente.

Non è così immediato riconoscere e accettare che la tua casa sia bruciata, è come se la vedessi bruciata, ma illusoriamente con le pareti tutte belle imbiancate.

Anche dopo aver scelto la terza porta, quella del "Tentativo" può accadere che in alcuni momenti tu possa sviare un po' nella degradazione, per poi renderti conto che stai sbagliando, e riprendere la strada del tentativo. Questo fenomeno l'ho visto manifestarsi durante un cambio di tappa, dopo il quale, anche se sai che tutto ti è fallito, le vecchie meccaniche tendono a riemergere, anche se appena ne senti il sapore ti ricordi che non ti piace più, o che non si adatta al tuo stile di vita attuale. Un po' come quando, dopo non aver digerito, ti riprometti che non mangerai più cibo del Mac Donalds, ma ogni tanto ti vien fuori la voglia, ma se la assecondi, subito ti sorgerà alla mente questo pensiero "ah, ora mi ricordo perchè avevo detto che non l'avrei più mangiato!"
Alcuni ricordi positivi sono legati a momenti piacevoli, che nel momento in cui li si è vissuti erano adeguati a come stavi o a com'eri, ma ora, che sei cambiato e son cambiati i tuoi valori e le tue credenze, non si incastrano più.
Si potrebbe vedere qualche analogia con l'esperienza guidata "La Nostalgia", dove conclude suggerendo di portare con te solo i ricordi dei bei momenti, ma lasciare l'attaccamento ad essi.

L'essenza delle cose continui a portarla avanti, quello che si lascia alle spalle sono le forme, le strutture che ci avevi costruito attorno; e ora riesci a dare più valore all'essenza piuttosto che alla forma. Cambia il senso che dai alle cose.

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